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lunedì 22 agosto 2011

Miami

MIAMI BEACH
MIAMI BEACH
Abbiamo raggiunto Miami, la nostra ultima meta a bordo di un van Chevrolet 12 posti, durante il viaggio da Orlando ci siamo trovati nel bel mezzo di una tempesta, che ci ha costretti ad una sosta in piena Interstate, in questa zona il clima cambia radicalmente in pochi minuti, si può passare da un sole caldissimo a una tempesta senza nemmeno accorgesene, quello che cambia poco è l'umidità, sempre elevatissima.
Anche qui come in altre città visitate fino ad ora il wi-fi free è diffuso in molte zone, quindi utilissimo per chi non si vuole isolare completamente dall'Italia, io ad esempio in questo momento scrivo dal bordo della piscina, Miami quindi è una bella località dove rilassarsi e divertirsi, se dovessi scegliere un posto per passare una quindicina di giorni al mare la terrei in seria considerazione.Il nostro hotel è il "Courtyard Miami Beach Oceanfront" ex "Cadillac" non è molto in centro ma è bello e pulito, c'è una piscina utilissima in quanto l'oceano è infestato di meduse e il personale è cordiale. La zona è ben servita di mezzi pubblici non troppo costosi, un biglietto per il bus costa $2 e in una decina di minuti si raggiunge un luogo pieno di musica, ristoranti, luci e personaggi di tutte le varietà più disparate "Ocean drive". Miami è molto diversa dalle altre città visitate fino ad ora, già nelle persone che la abitano si nota una differenza molto importante, la lingua, qui si parla "spanglish, un'altra differenza è l'atmosfera vacanziera, Miami è la classica città da mare di giorno e divertimento sfrenato di notte.

domenica 21 agosto 2011

Orlando

EPCOT
A Orlando ci siamo arrivati con un altro volo US Air, tra i voli interni è stato decisamente il migliore, l'aereo più grande e pulito ha reso questo viaggio più gradevole di tutti quelli effettuati all'interno degli USA.
All'arrivo all'aeroporto di Orlando abbiamo facilmente individuato la postazione dedicata a chi alloggia in un Resort Disney, noi siamo stati al " Disney all star sport resort" e grazie a questo ci è stata messa a disposizione una navetta gratuita per tutti gli spostamenti da e per l'aeroporto e per tutti i parchi Disney, da un certo punto di vista questo può risultare frustrante in quanto qualunque altro tipo di spostamento verso altre mete al di fuori di Topolinia viene ostacolato in tutti i modi possibili e immaginabili.
Il "Disney all star resort" ci appare subito come un luogo magico, l'ampia recepiton funzionante fino alle 24.00 circa, riceve con cordialità e dopo il solito blocco di qualche dollaro a scopo precauzionale, si può finalmente raggiungere la propria camera non prima però di aver attraversato una sala giochi, un grosso self service in stile rigorosamente Disney e una bella piscina utilizzabile 24 ore su 24.
La nostra camera si trova nella zona del basket, contraddistinta da grossi canestri e palloni da basket appesi a palazzine coloratissime, non ho potuto non notare la zona del tennis e quella del surf.
Questo resort è molto fuori da Orlando city, quindi se si vuole visitare la città a meno che non ci si fermi per molti giorni è sconsigliabile, noi ad esempio il primo giorno abbiamo sfruttato il pulmino che avevamo a disposizione e siamo andati nel famoso parco "EPCOT", naturalmente ci vuole un'intera giornata per visitarlo al meglio, la sera piscina e il primo giorno è andato.
Il secondo giorno decidiamo di sfidare il monopolio Disney e andiamo (in taxi $35 andata, $35 ritorno) in un'altro parco "UNIVERSAL STUDIOS" che è talmente grande da avere l'ingresso diviso in due zone, il parco è stupendo, ma ogni zona porta via un giorno, quindi ecco partire anche il terzo, la sera poi grazie al servizio lavanderia dopo venti giorni di lavaggio a mano, le ultime energie disponibili si perdono tra lavatrici e asciugatrici, ma si recuperano in parte in piscina. A noi, visto il tuor de force che stiamo facendo, non sono rimasti altri giorni prima di partire per la nostra ultima meta: Miami beach.
Ad Orlando avremmo voluto visitare Cape Canaveral, la città e magari un'altro parco, ci sarebbe voluta una settimana e non solo tre giorni.
Un paio di consigli quindi, se si vuole conoscere Orlando, evitare i resort Disney che provano a "recludere" i propri ospiti in una gabbia dorata dove la televisione trasmette spot su Paperopoli e Topolinia in continuazione, non c'è rete wi-fi ma c'è un cavo di rete (a pagamento) e le eventuali informazioni su come raggiungere la città sono molto vaghe se non addirittura sbagliate.

martedì 16 agosto 2011

Washington D.C.

THE WHITE HOUSE
A Washington D.C. il nostro hotel è il "Days inn" è un po' fuori zona rispetto al centro città e in tutta onestà è il peggiore tra quelli dove siamo stati fino ad ora, però c'è da fare una considerazione, Washington D.C. è una città molto ordinata e pulita, più ci si avvicina alla Casa Bianca e più aumentano l'ordine la pulizia, la polizia e altri servizi raramente trovati in altri posti come ad esempio per strada se si consulta la mappa della città si viene avvicinati da qualcuno che molto educatamente chiede se si ha bisogno d'aiuto, quindi più ci si avvicina alla Casa Bianca, più i prezzi degli hotel salgono.
Un lato positivo di essere lontani dal centro è il dovere utilizzare i mezzi pubblici, Washington D.C. ha una linea metropolitana molto bella e moderna, non ho mai visto una metropolitana così bella, forse inizialmente poco chiara per l'acquisto dei biglietti che sono divisi per fascia oraria, per destinazione e per età, però quando la si usa è veramente veloce e pulitissima.
Questa sera nuovo spostamento aereo, destinazione la città dei parchi divertimento: Orlando.

lunedì 15 agosto 2011

Arrivati a Washington

Abbiamo preso il treno alle 22.33 a Philly, nonostante il treno fosse in perfetto orario, siamo arrivati in hotel a Washington alle 2.15.
Purtroppo la metropolitana è aperta fino alle 24.00, quindi chi arriva a Washington dopo tale orario deve usare il taxi per raggiungere il proprio hotel, questo provoca una coda molto lunga.

One day in Philadelphia


A Philadelphia siamo rimasti solo un giorno e per giunta piovoso, è stato un peccato perché tra tutte le città visitate fino ad ora "Philly" é l'unica che non siamo riusciti a visitare bene. 

Comunque siamo riusciti a visitare lo stesso le cose più importanti che ci sono in questa città: National Constitution Center e Liberty Bell.
Al National Constitution Center si entra con un biglietto "gratuito" e si segue un percorso obbligato con una guida che spiega esclusivamente in lingua inglese parte della storia degli USA, per visitare Liberty Bell invece non ci vuole nessun biglietto, è sufficiente fare una piccola coda e prima di vedere l'importante campana si può seguire un documentario, anche in italiano, utile a chi non ne conosce bene la storia, dopo un breve percorso, c'è il rito della fotografia con la campana, chiaramente anch'io da buon turista non mi sono tirato indietro.Philly però offre molto di più ha un bel centro, musei e monumenti senza parlare poi dello sport, insomma è un'altro posto che meriterebbe una visita più lunga, magari con un bel sole.    

domenica 14 agosto 2011

Arrivati a Philadelphia

Per arrivare a Philadelphia all'Holliday Inn da NYC ci sono volute circa due ore e mezzo.
Al check-inn ci ha accolto "Antony" un italo-americano di origini perugine che ha immediatamente conquistato la nostra simpatia per via del fatto che parla un simpatico italiano-inglese e ci ha consigliato (su nostra richiesta) alcuni ristoranti italiani.
Noi dopo il caos di NYC abbiamo fatto una passeggiata ristoratrice nel vicinissimo distretto storico senza riuscire però per via dell'ora tarda a visitare nulla, poi, dopo quattordici giorni di cibo americano ci siamo fiondati da "Positano Coast", un ristorante italiano (ci ha accolto una signora parlando addirittura in italiano con accento campano) alla moda, all'interno c'é una piccola discoteca ed un bel locale intimo frequentato da bella gente.
Il conto del ristorante italiano ha raffreddato l'entusiasmo di mangiare finalmente come dio comanda a noi abitanti del bel paese, ma ne é valsa la pena.
A Philadelphia ci fermiamo solamente un giorno, probabilmente questo potrebbe rivelarsi un'errore nell'organizzazione del nostro lungo viaggio, Philadelphia sembra una bella città con tanta storia, purtroppo adesso non possiamo più fare niente se non godercela per un giorno cercando di conoscerla il più possibile.

sabato 13 agosto 2011

Philadelphia arriviamo, NYC arrivederci

Già mi manca, è sempre così, ogni città che visito inizialmente magari non mi piace, proprio come nel caso di NYC, ma poi mi ambiento e mi si spezza il cuore doverla lasciare. NYC è la città dove chi vuole fare shopping è nel suo mondo, ci sono grandi centri commerciali con l'aspetto di magazzini dove è facilissimo fare buonissimi affari, si trovano moltissimi negozi di grandi marche, dove l'affare è meno probabile ma la qualità è una cosa sicura.
Una cosa meno facile da fare perlomeno per un Italiano è trovare ristoranti puliti e dove mangiare bene, noi abbiamo trovato qualcosa di carino a Soho, in questo quartiere ci sono anche dei bei negozi dove fare ottimi acquisti.
L'ideale sarebbe venire a NYC con le idee chiare di ciò che si vuole fare e restarci pochi giorni dedicati solo a quello perché molti giorni da turista qui a NYC diventano pesantucci.
Ora che abbiamo una visione generale della città sicuramente torneremo, una volta per lo shopping, una volta per i musei, una volta per vivere le emozioni di Times Square o dell'Empire State Building, una volta per...insomma Philadelphia arriviamo, NYC arrivederci.

venerdì 12 agosto 2011

Radisson Martinique on Broadway

RADISSON MARTINIQUE ON BROADWAY
A New York abbiamo alloggiato sulla 32 st. al Radisson Martinique on Broadway, anche qui come allo Sheraton di Niagara Falls al check-in ci hanno chiesto la carta di credito e anche qui dopo pochi minuti, voilá, trattenuta la cauzione.
È sicuramente più lussuoso di quello di Boston. Per terra anche qui come a Boston e a Niagara Falls c'é moquette praticamente dappertutto, ma per il resto le differenze con l'hotel di Boston sono molte. Qui c'é il wifi-free, basta richiedere i codici d'accesso alla recepiton, così ogni volta che si vuole si può navigare, comunque l'hotel offre ai propri ospiti una sala computer utile per chi non ha con se un computer o qualcos'altro per poter navigare. Il bagno come a Boston non ha il bidet e anche qui l'acqua del water arriva molto vicino alla tavoletta, c'é una cassaforte abbastanza capiente, la televisione con canali solo USA e l'immancabile aria condizionata.
La posizione è veramente buona, basta fare pochissimi metri e ci si trova in metropolitana, si è praticamente immersi nel quartiere "Little Korea" e vicinissimi alla stazione ferroviaria "Penn Station", la posizione è talmente buona che in pochi minuti a piedi si possono raggiungere le centralissime 5 Av. e Times square.
Quando si rientra, per evitare intrusioni da parte d'estranei, la security chiede di esibire la propria chiave d'accesso alla camera (è una tessera magnetica) prepararla prima di entrare può essere utile in quanto c'è un via-vai non indifferente.
Dal mio punto di vista anche quest'hotel come quello di Boston può essere un'ottima base per un turista.

giovedì 11 agosto 2011

Empire State Building


I biglietti per salire sull'Empire State Building noi li avevamo già acquistati in Italia con la convinzione di saltare la coda, però una volta a New York ci siamo resi conto che i biglietti potevamo prenderli qui visto che la coda l'abbiamo fatta lo stesso.

Ogni volta che si passa davanti all'Empire State Building si viene assaliti da bigliettai ambulanti che cercano di vendere i ticket per la salita.
$22.00 per gli adulti, $16.00 per i ragazzi fino ai dodici anni, se si ha più di sessantadue anni $20.00 e gratis per i bambini sotto i cinque anni, questo è ciò che si spende solo per salire al piano ottantasei senza audioguide e mappe.
Quindi per raggiungere l'ottantaseiesimo piano siamo stati in coda un bel po', siamo passati dal solito metaldetector e abbiamo rifatto la coda per poi prendere due ascensori, il primo schizza letteralmente all'ottantesimo piano, l'altro meno velocemente fa gli altri sei piani, con $15 in più si può andare fino al centoduesimo piano ma nonostante la ressa anche la tappa all'ottantaduesimo offre uno spettacolo mozzafiato.
È un'altra cosa che non si può non fare a New York.

mercoledì 10 agosto 2011

Il fuso orario

Quando si va all'estero se la destinazione ha un fuso orario molto diverso da quello Italiano, è importante per la propria salute, ricordarsi di spegnere il telefono o al limite di silenziare la suoneria.
Per esempio qui nella est-coast il fuso orario è indietro di sei ore, capita così per chissà quale strana combinazione che persone che non sentivi da anni improvvisamente e senza nessun motivo decidano di chiamarti alle 9.00 Italiane, oppure potrebbe capitare che presi da un odioso telemarketing promozionale sia SKY che Vodafone decidano di proporti le loro offerte imprendibili alle 10.00 Italiane e magari di farlo ogni benedetto giorno del vostro viaggio. Dall'altra parte potrebbe essere carino ricordare che se a New York sono le 22.00 in Italia sono le 4.00.
Sembrerebbe una stupidata ma a noi è capitato più volte di essere svegliati in piena notte da una telefonata del genere e io stesso ho sentito più volte dire in italiano da qualche turista (New York è piena di Italiani) più o meno alle 22.00 frasi tipo "chiamiamo i tuoi per sentire se il temporale di ieri ha rovinato i fiori?".
Beh, per il vostro bene e per quello dei vostri cari che resteranno in Italia a curarvi i fiori, se doveste passare da qui ricordatevi questo piccolo consiglio.

martedì 9 agosto 2011

Statue of Liberty & Ellis island


Oggi abbiamo fatto il più classico dei tour per New York: Statue of Liberty & Ellis island.

Per raggiungere queste due isole abbiamo fatto una quindicina di minuti in coda, siamo passati in un'area dedicata ai controlli di sicurezza con tanto di metal detector e infine dopo un'altra breve coda ci siamo imbarcati. È buffo vedere praticamente tutti i passeggeri (me compreso) scattare contemporaneamente foto prima allo skyline di Manhattan, poi alla statua della libertà poi ancora allo skyline e infine a Ellis island. Entrambe le visite portano via facendole di corsa come le abbiamo fatte noi tre/quattro ore se invece si preferisce fare una cosa fatta bene, prendendo le varie guide/audioguide e leggendo tutte le didascalie che si trovano man mano,il tempo aumenta notevolmente. Sono state due belle esperienze, la statua è bella, imponente e in un contesto molto curato, senza parlare del panorama che si vede dall'isola, Ellis island è un'esperienza che consiglio di cuore a tutti gli Italiani che si trovano da queste parti e che magari quando si trovano in Italia disprezzano gli immigrati che vengono da noi, Ellis island è il modo migliore per ricordare che noi siamo emigrati molto tempo prima di chi emigra oggi. 

domenica 7 agosto 2011

Times Square

TIMES SQUARE
Dopo il primo giorno a New York sono già entusiasta di quello che ho visto, questa città di giorno è veramente fantastica, ma di notte soprattutto a Time Square c'è da restare a bocca aperta. Time Square è l'ombelico del mondo, luci, colori, milioni di persone che entrano e escono dai negozi...l'unica pecca, almeno per noi, è che non siamo riusciti a mangiare in nessuno dei fantastici ristorati che abbiamo visto a meno di non aspettare da un'ora in su, no problem, ci riproveremo di sicuro.


sabato 6 agosto 2011

Arrivati a New York

Per raggiungere l'aeroporto di Buffalo da Niagara Falls si può utilizzare il taxi e se ogni taxista applica la tariffa che ci hanno applicato all'andata la spesa è intorno ai $70, (noi l'abbiamo spesa in quattro e i nostri amici che sono in tre hanno speso la stessa identica cifra) oppure se si vuole risparmiare qualcosa ci sono dei piccoli pulmini. Noi all'andata non siamo riusciti a prendere il pulmino perché termina le corse alle 22.00, ma al ritorno ci siamo riusciti. Il risparmio è notevole con $1.75 si percorre la tratta Niagara Falls/Buffalo, i biglietti possono essere fatti a bordo ma la macchinetta distributrice non da' resto è una bella fregatura, ad esempio se si è un gruppo di dieci persone e non si hanno i soldi giusti si perdono $2.50, quindi se si devono fare i biglietti a bordo, meglio preparare la moneta. La distanza è circa trenta chilometri e se (come nel nostro caso) il pulmino è pieno, diventa un viaggio infernale, tra lo stare in piedi con i bagagli, lo stile di guida Schumacheriano della conducente, la puzza di sudore e l'aria condizionata a 10 gradi quando si scende dal mezzo di trasporto si ha voglia di chiamare un'ambulanza.
Grazie al cielo l'aereo per New York è partito in orario, così alle 21,00 circa eravamo a New York.
Dall'aeroporto La Guardia alla 32esima strada abbiamo preso il bus M60, poi la linea metropolitana N fino a Union Square, pochi passi a piedi ed eccoci arrivati alla nostra base: Radisson Martinique on Broadway.

venerdì 5 agosto 2011

Niagara Falls

CASCATE DEL NIAGARA
Solo facendo il "mind of the mist" si capisce la potenza strepitosa della natura.

Il "Mind of the mist" è un fantastico giro in barca fino a sotto le cascate, è veramente un'esperienza fantastica. Quando siamo arrivati la vista delle Cascate del Niagara ci aveva lasciati un pelino indifferenti, tutti ci aspettavamo una vista molto più entusiasmante ma ciò che circonda le cascate ricorda molto un parco divertimenti, ristoranti, negozi di gadget, trenini pieni zeppi di turisti e molte altre attrazioni che ricordano appunto un grosso parco divertimenti, tutto questo a prima vista ci ha lasciati perplessi.
Il nostro obbiettivo primario però era salire sul famoso barcone di cui tanto avevamo letto in rete.C'è una cosa da capire, qui niente viene regalato, perciò con $14.50 per gli adulti e $9.00 per i ridotti abbiamo fatto questo giro fin sotto le cascate non prima però di avere indossato delle mantelle che vengono distribuite all'inbarco. I primi minuti a bordo passano con una calma che quasi quasi fa rimpiangere i soldi spesi, ma dopo poco, appena si arriva a ridosso delle cascate inizia lo show, acqua da tutte le direzioni, onde che fanno traballare il barcone, una crescente euforia s'impossessa praticamente di tutti e ci si ritrova praticamente tutti a ridere di gusto grazie alla potenza della natura. Ci si bagna, ma se si viene a visitare le cascate che sono comunque uno spettacolo, è un'esperienza imperdibile.

Arrivati a Niagara Falls

L'aereo è poi partito due ore e mezza in ritardo, così siamo arrivati a Niagara Falls da non molto.
L'arrivo era previsto per le 22,30 circa, invece siamo arrivati allo Sheraton quasi alle 02,00.
Dall'aeroporto abbiamo dovuto prendere il taxi perché sembra che eventuali pullman che fanno il percorso aeroporto di Buffalo/ Niagara Falls finiscano alle 22,00.
Il taxi ci ha chiesto $70.00 che tutto sommato non è tantissimo. Al momento del chek-in in hotel ci è stata chiesta la carta di credito come cauzione, dopo pochi minuti erano già stati bloccati $35,03 che spero domani possano essere sbloccati. Qui a Niagara Falls sono le 03,20, tra poche ore bisogna alzarsi per andare alle cascate, è meglio dormire?

The first church of Christ, Scientist

Quando si dice che la sfiga ci vede bene...l'aereo per Buffalo da Boston è già stato rinviato due volte, la prima dalle 20,30 alle 21,20 l'altra dalle 21,20 alle 21,40.
Comunque oggi visto che non avevamo molto tempo a disposizione, dopo essere andati al cinquantesimo piano a vedere una Boston mozzafiato, siamo andati a visitare "the first church of Christ, Scientist". Da fuori sembrava molto più grande di ciò che sembrava all'interno. È stato molto strana questa visita, abbiamo avuto l'impressione di avere a che fare con una setta, ci hanno portati nei sooterranei e poi ancora più giu, tutto molto elegante, tutto molto bello, tutto molto strano.

Top of the ub

BOSTON VISTA DAL "TOP OF THE UB"
Dentro al Prudential center con $13.00 per gli adulti e $9.00 per i ragazzi sotto i dodici anni abbiamo preso un ascensore che in soli 43 secondi ci ha  portati al cinquantesimo piano, Boston vista  dall'alto è proprio un'emozione unica.


Freedom trail

FREEDOM TRAIL
Oggi è l'ultimo giorno che passiamo a Boston, questa sera alle 20,40 partiamo dall'aeroporto "Boston Logan" verso la prima delle due mete da un giorno: Niagara Falls.
Boston è una città molto bella, tanto per cominciare è pulitissima, per terra non si trova un pezzo di carta nemmeno a pagare anche se devo dire che molto furbescamente i Bostoniani riescono a tenere al guinzaglio i turisti facendo seguire il famoso percorso "Freedom trail". Si tratta di un sentiero che partendo dalla "Old State House", la vecchia sede del governatore inglese risalente al 1713, con le sue mattonelle rosse (in alcuni tratti le mattonelle sono sostituite da una pennellata di colore analogo) permette di incontrare molti edifici e luoghi storici, personalmente sono più propenso a girare liberamente anche se devo ammettere che è un bel risparmio di tempo e energie.Freedom tail a parte, muoversi a Boston è semplice grazie alle cinque linee metropolitane (silver, red, blue, orange, green) alle quali si accede con un biglietto "CharlieTicket" accquistabile nelle tante macchinette disseminate nelle varie stazioni al costo di $2.00.Se è semplice spostarsi, lo è altrettanto mangiare dell'ottimo pesce, ad esempio al "Legal Sea Foods" abbiamo mangiato bene e abbondantemente spendendo circa $23.00 a testa, comunque i locali per mangiare abbondano e vanno dal fast-food al ristorante lussuosissimo posto in cima al grattacielo.A proposito di grattacielo, oggi spero di riuscire a salire al cinquantaduesimo piano del Prudential Center per gustare, prima di andare via la Skywalk.


giovedì 4 agosto 2011

Midtown Hotel

Abbiamo soggiornato al Midtown Hotel, non è il massimo. La nostra stanza è molto grande, per terra c'è una vecchia moquette blu e sulle pareti c'è una carta beige.
La cosa particolare è il bagno, piccolo e diviso in due da una porta che chiude in pratica solo la zona "bisogni" mentre il lavandino si potrebbe dire che è in camera. Sicuramente offre la possibilità di dimezzare i tempi, mentre uno si lava, l'altro... il bidet invece non esiste proprio.
Stanza da bagno a parte l'hotel si trova in una buona posizione, vicinissimo alla metropolitana e anche a piedi in pochi minuti si raggiunge il cuore di Boston.
Dalla nostra stanza che ha un bel televisore (solo canali USA), l'aria condizionata (che noi abbiamo spento subito) e il WI-FI (no free), asse e ferro da stiro (ecchecazz) da un finestrone si gode la vista della piscina.
Conclusione: un turista in genere la camera la usa solo per dormire e lavarsi il resto del tempo lo passa in giro, avere la possibilità di ridurre i tempi secondo me è una variabile molto importante, quindi questo potrebbe essere un hotel che senza prosciugare tutte le finanze dei vacanzieri è una buona base logistica.

Old town trolley tours

$39.00, questa è la cifra che ci vuole per acquistare i biglietti validi 48 ore per girare Boston in pullman con la "Old town trolley turist" che offre anche un piccolo tour sul Charles river. Per non stancarsi troppo a camminare è l'ideale.