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domenica 21 agosto 2011

Orlando

EPCOT
A Orlando ci siamo arrivati con un altro volo US Air, tra i voli interni è stato decisamente il migliore, l'aereo più grande e pulito ha reso questo viaggio più gradevole di tutti quelli effettuati all'interno degli USA.
All'arrivo all'aeroporto di Orlando abbiamo facilmente individuato la postazione dedicata a chi alloggia in un Resort Disney, noi siamo stati al " Disney all star sport resort" e grazie a questo ci è stata messa a disposizione una navetta gratuita per tutti gli spostamenti da e per l'aeroporto e per tutti i parchi Disney, da un certo punto di vista questo può risultare frustrante in quanto qualunque altro tipo di spostamento verso altre mete al di fuori di Topolinia viene ostacolato in tutti i modi possibili e immaginabili.
Il "Disney all star resort" ci appare subito come un luogo magico, l'ampia recepiton funzionante fino alle 24.00 circa, riceve con cordialità e dopo il solito blocco di qualche dollaro a scopo precauzionale, si può finalmente raggiungere la propria camera non prima però di aver attraversato una sala giochi, un grosso self service in stile rigorosamente Disney e una bella piscina utilizzabile 24 ore su 24.
La nostra camera si trova nella zona del basket, contraddistinta da grossi canestri e palloni da basket appesi a palazzine coloratissime, non ho potuto non notare la zona del tennis e quella del surf.
Questo resort è molto fuori da Orlando city, quindi se si vuole visitare la città a meno che non ci si fermi per molti giorni è sconsigliabile, noi ad esempio il primo giorno abbiamo sfruttato il pulmino che avevamo a disposizione e siamo andati nel famoso parco "EPCOT", naturalmente ci vuole un'intera giornata per visitarlo al meglio, la sera piscina e il primo giorno è andato.
Il secondo giorno decidiamo di sfidare il monopolio Disney e andiamo (in taxi $35 andata, $35 ritorno) in un'altro parco "UNIVERSAL STUDIOS" che è talmente grande da avere l'ingresso diviso in due zone, il parco è stupendo, ma ogni zona porta via un giorno, quindi ecco partire anche il terzo, la sera poi grazie al servizio lavanderia dopo venti giorni di lavaggio a mano, le ultime energie disponibili si perdono tra lavatrici e asciugatrici, ma si recuperano in parte in piscina. A noi, visto il tuor de force che stiamo facendo, non sono rimasti altri giorni prima di partire per la nostra ultima meta: Miami beach.
Ad Orlando avremmo voluto visitare Cape Canaveral, la città e magari un'altro parco, ci sarebbe voluta una settimana e non solo tre giorni.
Un paio di consigli quindi, se si vuole conoscere Orlando, evitare i resort Disney che provano a "recludere" i propri ospiti in una gabbia dorata dove la televisione trasmette spot su Paperopoli e Topolinia in continuazione, non c'è rete wi-fi ma c'è un cavo di rete (a pagamento) e le eventuali informazioni su come raggiungere la città sono molto vaghe se non addirittura sbagliate.

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