IL VECCHIO BLOG DI ADRIANO Creative Commons License
                                        
         
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mercoledì 31 dicembre 2008

Il mercante di fiori

Proprio come quando lo ascoltavo alla radio con "Zombie, morire sparsi, rinascere uniti" una fantastica trasmissione che me lo ha fatto conoscere, con questo libro Diego Cugia mi ha letteralmente rapito, era tanto tempo che non mi appassionavo così tanto nella lettura di un romanzo, ma questa volta devo ammetterlo, ho fatto le ore piccole.

La cosa che mi ha subito colpito di questo libro è che ci si trova praticamente sempre in un dialogo tra due o più persone, i personaggi sono tanti ma grazie ad un ritmo frenetico e ad una trama appassionante è veramente difficile interrompere la lettura...



Migliaia di ragazze spariscono ogni anno, rapite dalla criminalità organizzata.

Viaggiano imprigionate nelle stive di navi da carico, smistate sulla collina dei rifiuti di Bangkok, vendute nei locali del Golfo del Siam gestiti dai signori della droga, battute all'asta sulla piattaforma petrolifera in disuso di Macao Point. Questo è il destino che toccherà anche a una giovane italiana rapita durante il suo viaggio di nozze in Thailandia, se un miracolo non interverrà a salvarla. Da solo, senza l'ambiguo aiuto della diplomazia internazionale o della polizia locale, suo marito dovrà far avverare questo miracolo, fronteggiando l'uomo che siede al vertice della tratta della bianche, il Mercante di Fiori, inafferrabile schiavista, che nasconde il suo vero nome dietro decine di identità fittizie e sembra avere complici ovunque... "Il Mercante di Fiori", è un atto di denuncia senza mediazioni contro gli orrori del nostro presente.

lunedì 29 dicembre 2008

Voglio il trenino

Anche quest’anno grazie al S. Natale in casa sono arrivati nuovi passatempi, nuovi libri nuovi abiti, nuovi giochi.
Tra i giochi ricevuti a Natale da bambino, ricordo ancora con piacere il trenino elettrico, sì il mitico
trenino elettrico della Lima, bellissimo, ricordo ancora la speranza che fosse proprio quello il regalo, i giorni e le notti erano scanditi da un solo pensiero, quando i miei mi chiedevano cosa volessi di regalo per Natale «voglio il trenino, voglio il trenino» …la risposta era solo e sempre quella, poi al momento di scartare i pacchi capivo che il dono ricevuto era proprio ciò che più desideravo, la gioia era veramente tanta, per non parlare poi dell’emozione che accompagnava il montaggio dei binari corredati di passaggi a livello e semafori per segnalare l’imminente arrivo della locomotiva, quante ore ho passato a guardare girare il mio trenino della Lima.
Un altro gioco che mi ha fatto passare molte notti in bianco nella speranza di riceverlo è la
pista delle macchinine Polistil, anche in questo caso la gioia che accompagnava l’assemblaggio della pista era veramente tanta, anche se gli scontri con i miei amichetti su dove collocare la curva parabolica a volte finivano in vere e proprie risse, ricordo poi la difficoltà nel fare stare la propria macchinina in pista, a volte era frustrante vedere i più grandicelli girare tranquillamente grazie ad una maggiore capacità di dosare la potenza della auto comandata… a tal proposito ho trovato in rete questo bel gioco gratuito che rende l’idea alla perfezione.
Questi sono solo due dei molti giochi che ho amato da bambino, quasi tutti i giochi della mia generazione però avevano il non trascurabile difetto di non unire la famiglia, a parte i primi attimi di gioco… invece quest’anno Babbo Natale ci ha fatto trovare sotto l’albero, un bel gioco che offre la possibilità di giocare da soli o in compagnia, grandi e/o piccoli, un gioco così divertente che non ci si limita a giocare solo la prima mezz’oretta,
Nintendo Wii, che ridere e che sfide, è proprio divertente , finalmente un gioco che unisce grandi e piccoli, e dettaglio non trascurabile, fa calare la pancia, il gioco ideale per grandi e piccini.

martedì 23 dicembre 2008

Non ti lascerò mai solo (Un uomo, un cane, un grande amore)

Francesco è uno che se la gode alla grande.
Single di successo, ha trovato il suo equilibrio fra donne, lavoro, palestre, auto e vestiti alla moda. Equilibrio a cui non vuole rinunciare per nulla al mondo.Nella sua vita è entrata da qualche mese Mia, un'americana, bella, intelligente e disponibile a una convivenza seria ma non claustrofobica. Però ha un difetto: ama gli animali in generale e i cani in particolare. Ecco perché un bel giorno un vivacissimo cucciolo fa il suo ingresso in casa della coppia: Poldo.È un meticcio di sette mesi trovato per strada. È vivace, un po' maldestro, desideroso di coccole e curioso di scoprire ogni angolo della casa.All'inizio la vita di Francesco non si sposta di una virgola. Come da accordi con la fidanzata, lui non vuole occuparsene e il cane è affidato solamente alle cure di Mia. Ma quando lei è costretta a volare oltreoceano per assistere il padre gravemente malato, Francesco si trova a dover fare i conti in prima persona con le insopprimibili necessità di Poldo: mangiare, bere, sgambettare nel parco, giocare con gli altri cani e soprattutto dare e ricevere l'affetto del padrone. Anche se il padrone non lo vuole.Strattonato al guinzaglio da Poldo e schiaffeggiato nell'orgoglio dalla lontananza di Mia, Francesco cerca in tutti i modi di liberarsi del cane. Finché un pomeriggio un evento imprevedibile cambia radicalmente la sua vita.Non ti lascerò mai solo è la storia di un amore fra un uomo e un cane. Un amore inaspettato e quindi ancora più coinvolgente. Giorgio Panariello ha scelto la formula del romanzo per raccontare la sua grande passione per i cani. Anche a lui, come al protagonista di questo romanzo, Crusca e Zeus hanno cambiato la vita. In meglio, ovviamente.
... divertente e commovente, un bel libro che descrive un rapporto inizialmente difficile sia per il cane che per il padrone, ma poi, proprio come accade nella vita qualcosa cambia e il rapporto prende una nuova piega.
Grazie ad un linguaggio semplice, questo romanzo scorre rapido, si lascia leggere con facilità, consigliatissimo a chi come me ama gli animali e ha la fortuna di fare un pezzo di vita con un cane che chiaramente, come tutti i cani riesce sempre a dare molto più di ciò che riceve.

domenica 21 dicembre 2008

21 dicembre...

I primi auguri li ho ricevuti ieri sera al ristorante, dal tizio che faceva piano bar improvvisamente sento dire "... auguri ad Adriano per i suoi..." poi usciti dal ristorante dai parenti/amici con i quali ho trascorso un bel sabato sera a suon di cibo e musica, poi ancora a casa dalla mia famiglia... è stata proprio una bella sorpresa il regalo che mi hanno fatto, un bel portabottiglie che rappresenta uno strano personaggio intento a suonare la chitarra, devo ammettere che solo chi mi conosce realmente molto bene poteva interpretare le mie passioni musica & buon vino in un modo così originale, grazie di cuore. Proprio adesso mentre sto scrivendo, ho ricevuto un SMS dal mio gestore telefonico, TIM che oltre a farmi gli auguri mi regala trenta lune... io preferisco il sole... ma va bene lo stesso, grazie.

mercoledì 17 dicembre 2008

Harry Potter e la camera dei segreti

Un nuovo anno scolastico sta per cominciare ad Hogwarts, Harry Potter non vede l’ora di rivedere i suoi vecchi amici, non si sono mai fatti vivi nonostante le promesse di scriversi delle lettere, non vede l’ora che la scuola riprenda anche per via dei suoi zii che lo trattano molto male e per l’odioso cugino che non perde occasione per picchiarlo.
La giornata è di quelle importantissime per gli zii, i Dursley, che ospiteranno per cena un ricco costruttore e la moglie, un affare importantissimo potrebbe andare in porto e chiaramente Harry non deve farsi nemmeno vedere in giro, nessuno degli ospiti deve sapere della sua presenza, così Harry dopo essere stato nuovamente minacciato «Ricorda ragazzo un solo rumore e…» raggiunge la sua camera da letto in punta di piedi, chiude la porta, si volta con il solo desiderio di buttarsi sul letto, ma il letto è già occupato, lo spavento è grosso, solo dopo essere riuscito a non urlare per la sorpresa e dopo essere tornato ad avere il pieno controllo di sè riesce a dire nervosamente «Ehm… salve» ad una piccola creatura con due enormi orecchie da pipistrello e due occhi verdi sporgenti, grandi come palle da tennis.
«Harry Potter è tanto tempo che Dobby voleva conoscerla, signore… è un tale onore»
Tanti nuovi personaggi accompagnano Harry in questa nuova avventura, dall’elfo domestico Dobby al professore Gilderoy Allock, da Tom Riddle alla fenice Fanny.

giovedì 11 dicembre 2008

Incredibile

È incredibile.
Tutto, dico proprio tutto filava nel migliore dei modi, molto impegno, molto lavoro.
Poi inaspettatamente i primi segnali che non stava andando tutto bene, l’impegno era sempre molto, il lavoro sempre tantissimo, ma c’era qualcosa di diverso nell’aria, nel rapporto datore di lavoro/dipendente era cambiato qualcosa.
Infatti, la conferma non è tardata «… quando ti scade il contratto? Be sappi che molto probabilmente non te lo rinnoverò»
Così su due piedi, inaspettatamente, non ci credevo, avrò sentito male, frainteso, invece avevo capito proprio bene. «… perché?» mi sono sentito in diritto/dovere di domandare solo dopo aver lasciato passare un paio d’ore, solo perché pensavo che forse, quando mi sono sentito dare una notizia così importante, grave, chi me la diceva era probabilmente fuori di se per qualche affare andato male, forse un investimento sbagliato, forse … mi sbagliavo di grosso, chi mi ha detto questa cosa, ho capito poi, è un esserino frustrato e alquanto ignorante, circondato da tante zecche che lo stanno dissanguando, quei tipi che quando lui è presente lavorano come pazzi, corrono, gli sorridono lo adorano, appena si gira però, parte la festa, il cazzeggio e alle spalle gli arrivano tanti di quegli insulti da fare impallidire uno scaricatore di porto, mi domando come possa essere possibile che un
imprenditore preferisca certa gente falsa piuttosto di … ma sì, lasciamo stare và. Ultimamente ho avuto il piacere di vedere ad Annozero nella puntata del 27/11/08 "Pane e ottimismo", Diego Della Valle , mi ha impressionato positivamente, ha ragionato sì da imprenditore, ma anche da persona coerente che si rende conto del periodaccio dovuto alla crisi, il mio caro datore di lavoro invece alla mia domanda «… perché?» ha saputo rispondere « … che questo è solo l’inizio, la colpa è di tutti quei comunisti di merda, io mi sono fatto da solo invece voi dipendenti siete solo dei ladri che approfittano della tutela di un contratto maledetto, io farei contratti settimanali, altroché, ma vedrai l’anno prossimo dovrete correre, piangere…»
Finita questa deliziosa chiacchierata, ho capito che il mio caro datore di lavoro non è fuori di sé, è semplicemente pazzo, incredibile, non me ne ero accorto.