Bell'idea veramente,
infatti appena ho saputo che in edicola era disponibile un lettore di carte magnetiche, sono andato di corsa ad acquistarlo, ho subito pensato al risparmio di tempo e poi chiaramente all'importanza di poter verificare da solo la correttezza dei miei dati.
Dopo alcuni tentativi andati a vuoto per esaurimento del prodotto da me ricercato, finalmente… «Buongiorno, ho sentito parlare di un lettore di tessere magnetico in vendita con alcuni giornali» dalla faccia dell’edicolante ho capito di essere stato fortunato, infatti, «…è l’ultimo, sono andati via come il pane, vuole anche il quotidiano?» «No grazie, non pago le bugie, io».
E così con l’apparecchio tanto agognato, mi precipito a casa per poter finalmente entrare negli archivi segreti che riguardano la mia persona. Leggo le istruzioni e scopro che per essere utilizzabile richiede l’installazione di un software, no problem, la confezione contiene un cd d’installazione e un libretto d’istruzioni ben dettagliato.
Il mio entusiasmo si smorza quando scopro che oltre al lettore di carte magnetiche, oltre all’installazione di un software, per poter accedere ai miei segretissimi dati personali mi serve un PIN, giusto la privacy è privacy.
Sicuramente, penso, la Regione Lombardia, che è all’avanguardia su moltissime tematiche, avrà studiato un modo per assegnare il PIN direttamente da internet.
E invece no.
Per avere il Codice PIN, con rilascio immediato, ci si deve recare presso gli sportelli di Scelta e Revoca dell'ASL con la CRS e un documento d'identità.
Questa non ci voleva proprio, quando ci vado all’ASL?
Idea, le feste Natalizie sono l’ideale.
Così ieri sono andato all’ASL per avere il codice PIN e poter finalmente utilizzare il mio lettore di smart card. Mi sono subito reso conto che la mia stessa idea l’hanno avuta almeno altre cento persone, ma non basta, c’è un solo sportello aperto con “ciliegina sulla torta” una gentile e disperata signorina che ripete in continuazione alla folla inferocita che è spiacente, ma il computer non funziona.
Chiaramente non ho perso tempo inutilmente, prima o poi troverò ancora il tempo e la voglia di riprovarci. Una domanda però continua a tormentarmi: perché la Regione Lombardia, che è all’avanguardia su moltissime tematiche, non ha studiato un modo per assegnare il PIN direttamente da internet?
Nessun commento:
Posta un commento