A volte mi capita di usare i mezzi pubblici per andare a lavorare, nello specifico il tram, mi trovo abbastanza bene, riesco a leggere e, anche se i mezzi che fanno la mia tratta sono antichi, devo ammettere che sono puliti, non mi devo preoccupare di traffico incidenti e multe, devo solo munirmi di biglietto e farmi portare a destinazione.
Utilizzando il tram quindi, riesco a non inquinare che di questi tempi non è poco, mi leggo un bel libro e non mi stresso.
I lati positivi sono molti, però, (ecco il solito però che rompe le uova nel paniere) la sensazione che provo ogni volta che salgo e timbro il mio biglietto è quella di commettere qualcosa di sbagliato, nel momento stesso in cui lo convalido, le teste dei miei futuri compagni di viaggio istintivamente si girano a guardare chi è il marziano che usa ancora timbrare, forse perché trovare una rivendita di biglietti senza dover percorrere chilometri e chilometri è una vera impresa o forse perché sul tram che prendo ci sono un conducente e un controllore, peccato che il controllore serve solo a comunicare al conducente quand’è il momento giusto per ripartire…due specchietti retrovisori forse potrebbero essere utili al conducente così il controllore potrebbe finalmente controllare chi usa il biglietto e chi no.
A Praga, sono rimasto basito nel vedere come su tutti i mezzi pubblici, la gente del posto viaggia solo dopo aver convalidato il biglietto, non servono tornelli e controllori, è questione di educazione. A Londra invece, i controlli sono massicci ma anche i servizi e le attenzioni per chi viaggia, quindi pagare per essere portati a destinazione é normale. Cos’è che non funziona in Italia?
Io, fin quando riuscirò a trovare il biglietto, voglio illudermi di vivere in un paese normale.
Utilizzando il tram quindi, riesco a non inquinare che di questi tempi non è poco, mi leggo un bel libro e non mi stresso.
I lati positivi sono molti, però, (ecco il solito però che rompe le uova nel paniere) la sensazione che provo ogni volta che salgo e timbro il mio biglietto è quella di commettere qualcosa di sbagliato, nel momento stesso in cui lo convalido, le teste dei miei futuri compagni di viaggio istintivamente si girano a guardare chi è il marziano che usa ancora timbrare, forse perché trovare una rivendita di biglietti senza dover percorrere chilometri e chilometri è una vera impresa o forse perché sul tram che prendo ci sono un conducente e un controllore, peccato che il controllore serve solo a comunicare al conducente quand’è il momento giusto per ripartire…due specchietti retrovisori forse potrebbero essere utili al conducente così il controllore potrebbe finalmente controllare chi usa il biglietto e chi no.
A Praga, sono rimasto basito nel vedere come su tutti i mezzi pubblici, la gente del posto viaggia solo dopo aver convalidato il biglietto, non servono tornelli e controllori, è questione di educazione. A Londra invece, i controlli sono massicci ma anche i servizi e le attenzioni per chi viaggia, quindi pagare per essere portati a destinazione é normale. Cos’è che non funziona in Italia?
Io, fin quando riuscirò a trovare il biglietto, voglio illudermi di vivere in un paese normale.
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