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lunedì 18 febbraio 2008

Prendo il giornale e leggo che...

Non lo sò, forse sbaglio io, forse per riuscire a trovare lavoro è meglio comprare uno di quei giornali locali, sì, quelli cazzuti che parlano di tutti i problemi locali.
«n'giorno, il Cittadino per favore, un'euro giusto? ecco, tenga pure il resto... come quale resto, ah, le ho dato solo un'euro, appunto...»
Vediamo che dice er Cittadino del sud brianza (un giornale da padani veri, di quelli che ce l'hanno duro)... cazzarola, é peggio di come pensavo, pur di vendere, si scrive di tutto e di più, la prima pagina propone a lettere cubitali un titolone ad'effetto LISSONE: «AZOUZ, LAVORA NEL MIO PUB» quasi quasi, torno a chiedere indietro l'euro... anzi no, vado a pagina undici, voglio proprio leggere st'articolo degno del miglior
Studio Aperto.

Azouz Marzouk in un pub di Lissone. Ma non come avventore, bensì come dipendente. Giunge nel pieno del processo in corso al tribunale di Como la notizia,confermataci direttamente dal noto avvocato lecchese Roberto Tropenscovino che assiste colui che nella «strage di Erba» perse la moglie Raffaella Castagna ed il figlioletto Youssef di due anni, secondo cui il titolare diun pub della città ha offerto «disponibilità di lavoro» al ventisettenne oggi in carcere a Vigevano per droga. «Azouz ha ricevuto tante opportunità di lavoro - ci spiega il legale - e tra queste anche una disponibilità da parte di un locale della zona». Colui che darebbe una mano ad Azouz una volta uscito dal carcere, si è presentato a Como in occasione di un'udienza ed ha manifestato all'avvocato di Marzouk la piena disponibilità a concedere al tunisino un posto di lavoro nel suo locale. «È successo un paio di settimane fa, al momento non abbiamo raggiunto un accordo di nessun tipo anche perché in questo momento ci sono di mezzo altre questioni che sono prioritarie, ma quando Azouz uscirà dal carcere, se avremo bisogno di un lavoro, valuteremo anche questa disponibilità. Del resto riceviamo diverse richieste: può darsi si prenda in considerazione anche questa opportunità, magari ci saranno situazioni anche più gratificanti. Vedremo». Un fenomeno di certo particolare che l'avvocato commenta con approvazione. «Significa che ci sono buone persone e di questo non ne dubitavo - afferma - se non aiutiamo chi è in difficoltà a reinserirsi nella società, non solo Azouz ma anche altri, non sarebbe normale. Le persone di buon senso ci sono. Azouz come commenta tutto questo? È contento, apprezza molto questi gesti perché sente la gente vicino a lui».
Elisabetta Pioltelli

Adesso non ho più dubbi, sono io che sbaglio metodo nella ricerca di un posto di lavoro, forse, come dice il noto avvocato lecchese nelle dichiarazioni riportate dalla giornalista di cui sopra "...magari ci saranno situazioni anche più gratificanti. Vedremo."

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