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martedì 4 marzo 2008

Quando un operaio muore

Oggi Beppe Grillo ha publicato questo post che vado a riproporre perchè in parte condivido ciò che ha scritto e in parte perchè offre molti spunti di riflessione...
Quando un operaio muore i politici di destra, di sinistra e di centro si indignano.
Vero, anzi no, l'indignazione dei politici di destra e di sinistra, si vede da lontano un chilometro che è dettata da questa campagna elettorale.
Quando un operaio muore domani Prodi fa il decreto legge.
Vero, il vecchio Romanone, si affretta a fare un decreto su di una cosa che non conosce minimamente, il lavoro...duro.
Quando un operaio muore Topo Gigio Veltroni candida gli industriali, “ma anche” un sopravvissuto della Thyssen Krupp.
Vero, speriamo solo che non dimentichi rapidamente le proprie origini.
Quando un operaio muore Ichino dice che “Da noi manca la cultura delle regole”.
Quando un operaio muore il Presidente della Repubblica soffre e auspica in televisione.
Quando un operaio muore Maroni dice “Non è colpa dei governi, perché le leggi ci sono”.
Quando un operaio muore nessuno parla della legge 30, dei precari, dei ricatti che subiscono, della legge del padrone e degli estintori vuoti “altrimenti vai a casa”.
Quando un operaio muore, oggi Fassino e D’Alema, ieri Berlinguer e Pertini.
Minchia, avanti così, domani avremo Paperino e Topolino.
Quando un operaio muore il padrone ha già messo i soldi da parte.
Quando un operaio muore la vedova e i figli finiscono in mezzo a una strada.
Quando un operaio muore i sindacati dichiarano uno sciopero di solidarietà di due ore.
Muahahahahahahah, a cosa dovrebbero servire?
Quando un operaio muore la colpa è del casco, se l’è cercata.
Quando un operaio muore la colpa è che se si lamentava per l’insicurezza veniva licenziato subito perché precario.
Quando un operaio muore è un assassinio, quasi sempre.
Quando un operaio muore faceva un lavoro a rischio, doveva succedere.
Quando un operaio muore si danno incentivi alle aziende che diminuiscono gli incidenti e non si chiudono quelle che producono i morti.
Quando un operaio muore è perché la sicurezza è troppo onerosa per la Confindustria.
Che schifo!
Quando un operaio muore è un fatto di business, qualcuno ci ha guadagnato sopra.
Quando un operaio muore se faceva il politico campava cent’anni.
Forse sì, ma, per me è meglio un giorno da leone (operaio) che 100 da ladrone.
Chiaramente si tratta di un tema che meriterebbe moltissime riflessioni e considerazioni, e non solo di qualche mugugno sussurrato tra i denti, ma una cosa è certa però, finchè ci sarà il precariato ci sarà sempre chi non potrà rivendicare il proprio diritto di poter lavorare in assoluta sicurezza.

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