È stato come un lampo, tutto è nuovamente cambiato.
Il curriculum alla ditta che mi ha contattato, l’avevo consegnato quattro mesi fa, tant’è che oramai non mi ricordavo nemmeno di averglielo portato, perciò, dopo un iniziale sbigottimento, mi sono ricomposto e ho concordato un orario per fare un colloquio. Riuscire a collocarmi vicino a casa, questo è sempre stato un mio sogno e questa ditta è a nemmeno un chilometro di distanza da casa mia. Lavorare è indispensabile, farlo in un ambiente senza fumo, con poco rumore è un altro mio sogno in questa ditta da ciò che ho potuto riscontrare, il fumo è inesistente e il rumore… beh, si parlava a voce bassa, quindi…
Ricapitoliamo, questo posto è vicino, senza fumo, con pochissimo rumore, poi, il capo del personale non dico sia mio coetaneo, ma perlomeno non mi sembra uno di quei manichini bravi a fare i duri con i subordinati e a strisciare con i superiori, ripeto, non mi sembra.
Non credo che il colloquio sia andato male, perché nonostante i miei sforzi per mantenere un’espressione seria, penso di non essere riuscito a nascondere la soddisfazione, quando nel mio intervistatore ho riscontrato un reale interesse nei miei confronti. Ora incrocio le dita delle mani, perché quelle dei piedi sono già incrociate e comincio ancora una volta a sperare.
Il curriculum alla ditta che mi ha contattato, l’avevo consegnato quattro mesi fa, tant’è che oramai non mi ricordavo nemmeno di averglielo portato, perciò, dopo un iniziale sbigottimento, mi sono ricomposto e ho concordato un orario per fare un colloquio. Riuscire a collocarmi vicino a casa, questo è sempre stato un mio sogno e questa ditta è a nemmeno un chilometro di distanza da casa mia. Lavorare è indispensabile, farlo in un ambiente senza fumo, con poco rumore è un altro mio sogno in questa ditta da ciò che ho potuto riscontrare, il fumo è inesistente e il rumore… beh, si parlava a voce bassa, quindi…
Ricapitoliamo, questo posto è vicino, senza fumo, con pochissimo rumore, poi, il capo del personale non dico sia mio coetaneo, ma perlomeno non mi sembra uno di quei manichini bravi a fare i duri con i subordinati e a strisciare con i superiori, ripeto, non mi sembra.
Non credo che il colloquio sia andato male, perché nonostante i miei sforzi per mantenere un’espressione seria, penso di non essere riuscito a nascondere la soddisfazione, quando nel mio intervistatore ho riscontrato un reale interesse nei miei confronti. Ora incrocio le dita delle mani, perché quelle dei piedi sono già incrociate e comincio ancora una volta a sperare.
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